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Le comunità religiose sono in prima linea nella conversione ecologica alla quale  Papa Francesco ci chiama nella Laudato si’.

Per decenni, le comunità religiose hanno fatto strada nell’aiutare i propri membri e i cattolici di tutto il mondo a maturare conversioni ecologiche, “che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda” (LS 217).

Durante il dialogo di giovedì  “Seminare Speranza per il Pianeta/Rete di Preghiera per la Cura del Creato,” della  Settimana Laudato Si’ , religiose e religiosi hanno spiegato come tutti noi possiamo fare esperienza di una conversione ecologica e approfondire la nostra vita di preghiera.

Suor Jyotisha Kannamkal, un’Animatrice Laudato Si’ , insieme alle Sorelle di Notre Dame dall’India, ha introdotto l’evento con una commovente preghiera. Ha invitato il pubblico a pregare per il creato e soprattutto per la delicata situazione che il suo paese sta attraversando a causa della pandemia COVID-19.

Suor Leetta Hammack, delle Sorelle Scolastiche in Notre Dame in Paraguay, ha spiegato come tutti noi possiamo iniziare il nostro cammino di conversione ecologica.

Il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima definisce il termine come “un cambiamento di cuore, o una trasformazione spirituale e pratica radicata nella fede verso la cura della creazione di Dio. È un processo per prendere coscienza del nostro contributo alla crisi sociale ed ecologica e agire in modi che alimentino la comunione con Dio,il creato e gli uni con gli altri “.

La conversione ecologica inizia a livello personale e poi avviene a livello comunitario, ha affermato. “La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria” (LS 219).

“Come Madre Teresa, educhiamo con la convinzione che il mondo possa essere cambiato attraverso la trasformazione delle persone”, ha affermato suor Leetta.

“Siamo chiamati a vivere in un modo che riconosca e valorizzi la nostra interconnessione, la dignità della vita e di tutto il creato”.

Guarda il video completo dell’eventp e segui il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima sui canali social: 

Suor. Beatrice Hernandez, membro delle Suore Francescane del Sacro Cuore di Gesù e Maria (USA), ha spiegato come le istituzioni possono attuare una conversione ecologica.

Ha offerto una panoramica sulle azioni ecologiche della comunità negli ultimi decenni, incluso il modo in cui hanno restituito la terra al suo stato di prateria, celebrato nella Giornata della Terra dal 1980 e creato spazi verdi per preservare le farfalle monarca e altre specie di farfalle.

“Sappiamo che dobbiamo radicare i nostri sforzi nella preghiera, nella presa di coscienza e nella costruzione di relazioni. Ricordiamo che siamo persone di speranza; cerchiamo di essere anche persone di azione “, ha affermato.

Padre Edwin Borlasa, dei Missionari del Sacro Cuore delle Filippine e  membro dell’ufficio Giustizia, Pace e Integrità, ha spiegato il livello socio-culturale di una conversione ecologica.

Ha condiviso il piano completo per un sistema senza emissioni di carbonio, partendo da piccole comunità e coprendo, infine, l’intero paese.

Christina Leaño, direttrice associata del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, ha concluso il dialogo con il lancio della nuova Rete di Preghiera per la Cura del Creato, una rete di comunità in tutto il mondo impegnate nella guarigione della nostra casa comune.

La rete è collegata attraverso la preghiera e l’adorazione eucaristica e accoglie calorosamente le comunità contemplative religiose e laiche.

Già più di 200 comunità di 34 paesi dei cinque continenti hanno aderito alla rete che accompagnerà tutte le persone e le specie più colpite dal clima e dall’ingiustizia ecologica.

“L’obiettivo di questa Rete di Preghiera per la Cura del Creato è quello di unirsi alle istituzioni, alle congregazioni e alle comunità cattoliche di tutto il mondo per aiutare più persone a prendersi cura del creato e a maturare la necessaria conversione ecologica attraverso la preghiera”, ha spiegato.

“Immaginate che potenza se riuniamo queste preghiere!”.

L’evento è stato moderato da suor Sheila Kinsey, FCJM e da fratello Alberto Parise, MCCJ, che ha ricordato a tutti i benefici di una vita dedicata alla preghiera con Dio.

Fratello Alberto sostiene: “La preghiera unisce la nostra volontà alla volontà di Dio e, nella preghiera, la nostra vita è immersa nell’amore che Dio dà e che noi riceviamo”.